Esiste uno spazio bianco tra le pieghe delle ombre con cui la vita di un uomo può sporcare una personalità.
Molte sono state le macchie che hanno tentato di rovinare la tela creativa di Simone Pasini, ma la sua prima testimonianza di artista è stata quella di trasformarle in forme e profili nuovi.
Come i suoi tatuaggi sulla pelle, come i suoi disegni e le sue ispirazioni.
Prove di un cammino in continua evoluzione e di uno stile ancora acerbo che porta con sè un bagaglio già ricco di personalità.
Il gioco dei colpi sotto la cintura, sono un comun denominatore anche dei semplici soggetti a cui semplicemente si accinge per una copia. Ovviamente mai fedele nè logica.
Trascendere per esprimere, raccogliere la china accennata di una testa per stimolare a un incontro di idee.
Il passo di questo nuovo artista è appena iniziato, ma il suo viaggio è incerto e tutto da scoprire.
In ogni ombra, c' è sempre un nuovo spazio bianco su cui incidere la propria traccia...

WELCOME!!!!!

WELCOME!!!!

With this new Blog I want to take you with me and introduce you to my new artistic journey as a young illustrator and painter.

I really hope you will share this experience with me and let me have your impressions, both positive and negative, on my work.

Feel free to share any advice and opinion, which could help me improve in my new passion.

I think that a few moments of your time, or a simple “Like”, may be valuable to my creative evolution.

...take a look and enjoy!

Benvenuti !!!

BENVENUTI!!!!!

Questo è il mio nuovo Blog, con il quale, a voi nuovi visitatori, mi presento con il mio giovane percorso di disegnatore/pittore e poeta.
Un esperienza che spero abbiate voglia, ad oggi, di condividere con me.
Mi farebbe piacere avere le vostre opinioni, sia positive che negative.
Consigli ed opinioni, al fine di trasformarli in evoluzione, di questa mia nuova passione :-) .
Sono sicuro che pochi attimi del vostro tempo, anche per un semplice “mi piace” , potranno essere preziosi per il mio percorso creativo.

Buona visione e mi auguro…buon viaggio




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mercoledì 23 aprile 2014

Edward Hopper

Edward Hopper è stato un pittore statunitense famoso soprattutto per i suoi ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea.
Hopper nacque a Nyack piccola cittadina nel sud-est dello stato di New York.
I suoi genitori, Garret Henry ed Elisabeth Griffiths Smith, provenivano dalla colta borghesia angloamericana. Già dall'età di cinque anni Edward Hopper dimostrava una spiccata abilità nel disegno.
I suoi genitori, scoperta questa dote, lo incoraggiarono facendogli leggere riviste e libri sull'arte.
Nel 1895 dipinse il suo primo quadro dove mostrava particolare interesse verso le navi e tutto ciò che è legato ad esse. 
Nel 1899 seguì un corso per corrispondenza presso la New York School of Illustrating.
Hopper utilizzò composizioni e tagli fotografici simili a quelli degli impressionisti che aveva visto dal vero a Parigi, ma di fatto il suo stile fu personalissimo e imitato a sua volta da cineasti e fotografi.
La pittura di Hopper predilige architetture nel paesaggio, strade di città, interni di case, di uffici, di teatri e di locali. 
Le immagini hanno colori brillanti ma non trasmettono vivacità, gli spazi sono reali ma in essi c'è qualcosa di metafisico che comunica allo spettatore un forte senso di inquietudine. 
Non a caso André Breton, nel suo esilio a New York, lo accostava a De Chirico.
La composizione dei quadri è talora geometrizzante, sofisticato il gioco delle luci fredde, taglienti e volutamente "artificiali", sintetici i dettagli. 
La scena è spesso deserta, immersa nel silenzio; raramente vi è più di una figura umana, e quando ve ne è più di una, sembra emergere una drammatica estraneità e incomunicabilità tra i soggetti. La direzione dei loro sguardi o i loro atteggiamenti spesso "escono dal confine del quadro", nel senso che si rivolgono a qualcosa che lo spettatore non vede. Di lui è stato detto che sapeva "dipingere il silenzio".
Particolare spazio nelle sue opere trovano le figure femminili. Cariche di significato simbolico, assorte nei loro pensieri, con lo sguardo perduto nel vuoto o nella lettura, si offrono spesso seminude ai raggi del sole trasmettendo solitudine, attesa, inaccessibilità. 
Una dimensione psicoanalitica che ha permesso di interpretare meglio le emozioni dell'artista.

Le Bistro or The Wine Shop (1909)

Summer Interior (1909)

Girl at Sewing Machine

New York Restaurant

Nighthawks (I nottambuli) (1942)

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