Flebile
la terra franata dalla montagna
mostra il fianco ferito,
quasi morso da enormi fauci di vento ed acqua.
Eroso dal tempo,
gocce pazienti scavano le tue carni,
fra metalli nobili, poveri
e radici di arbusti abusivi,
ormai condonati dalla natura delle cose.
Un pezzo alla volta,
una vallata alla volta,
mutevole trasformazione di crosta
ti innalzi al cielo
perdendo pezzi,
si,
sii, non crollando mai
del tutto.
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