Esiste uno spazio bianco tra le pieghe delle ombre con cui la vita di un uomo può sporcare una personalità.
Molte sono state le macchie che hanno tentato di rovinare la tela creativa di Simone Pasini, ma la sua prima testimonianza di artista è stata quella di trasformarle in forme e profili nuovi.
Come i suoi tatuaggi sulla pelle, come i suoi disegni e le sue ispirazioni.
Prove di un cammino in continua evoluzione e di uno stile ancora acerbo che porta con sè un bagaglio già ricco di personalità.
Il gioco dei colpi sotto la cintura, sono un comun denominatore anche dei semplici soggetti a cui semplicemente si accinge per una copia. Ovviamente mai fedele nè logica.
Trascendere per esprimere, raccogliere la china accennata di una testa per stimolare a un incontro di idee.
Il passo di questo nuovo artista è appena iniziato, ma il suo viaggio è incerto e tutto da scoprire.
In ogni ombra, c' è sempre un nuovo spazio bianco su cui incidere la propria traccia...

WELCOME!!!!!

WELCOME!!!!

With this new Blog I want to take you with me and introduce you to my new artistic journey as a young illustrator and painter.

I really hope you will share this experience with me and let me have your impressions, both positive and negative, on my work.

Feel free to share any advice and opinion, which could help me improve in my new passion.

I think that a few moments of your time, or a simple “Like”, may be valuable to my creative evolution.

...take a look and enjoy!

Benvenuti !!!

BENVENUTI!!!!!

Questo è il mio nuovo Blog, con il quale, a voi nuovi visitatori, mi presento con il mio giovane percorso di disegnatore/pittore e poeta.
Un esperienza che spero abbiate voglia, ad oggi, di condividere con me.
Mi farebbe piacere avere le vostre opinioni, sia positive che negative.
Consigli ed opinioni, al fine di trasformarli in evoluzione, di questa mia nuova passione :-) .
Sono sicuro che pochi attimi del vostro tempo, anche per un semplice “mi piace” , potranno essere preziosi per il mio percorso creativo.

Buona visione e mi auguro…buon viaggio




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martedì 6 maggio 2014

Dia de Los Muertos - Josè Guadalupe Posada

Il Giorno dei Morti, in spagnolo Día de los Muertos, è una forma particolare di festa dei defunti tipica della cultura messicana che si osserva anche nel sud-ovest degli Stati Uniti. 
Le celebrazioni hanno luogo dal 1 al 2 novembre, nello stesso momento in cui vengono celebrate le feste cristiane dell'Ognissanti e della Commemorazione dei defunti. 
I festeggiamenti possono durare molti giorni, riprendendo le tradizioni precolombiane che ne sono all'origine, prima che la festa venisse recuperata e adattata dalla Chiesa cattolica.
La festa viene celebrata con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, combinati a numerose rappresentazioni caricaturali della morte.
Per gli antichi mesoamericani la morte non aveva le connotazioni morali della religione cattolica, nella quale le idee di inferno e paradiso servono per punire o premiare. 
Al contrario, essi credevano che le rotte destinate alle anime dei morti fossero determinate dal tipo di trapasso che avevano avuto e non causate dal loro comportamento in vita.
Quando gli spagnoli arrivarono in america nel XVI secolo fusero i propri riti a quelli degli indigeni locali, dando luogo ad un sincretismo che mescolò tradizioni europee e precolombiane. Facendo coincidere il Giorno di tutti i Santi alla festa mesoamericana si creò il Giorno dei Morti.

José Guadalupe Posada  è stato un incisore messicano.
Molte delle sue opere furono pubblicate in stampe popolari sensazionalistiche che illustravano eventi di cronaca.

Le opere più conosciute di Posada sono le sue calaveras , spesso abbigliate in modi diversi, come la Calavera de la Catrina (Il teschio della gran dama), il cui intento è satirizzare la vita della borghesia durante il regno di Porfirio Diaz.
La maggior parte delle sue opere avevano significati religiosi o intenzioni satiriche.
Fino alla sua morte, tuttavia, le immagini furono associate alla festa messicana del Día de los Muertos.
Esse infatti illustravano alcuni dei motivi tipici della cultura delle popolazioni indigene d'America.
Può essere considerato un precursore della fioritura artistica messicana dopo la rivoluzione del 1910. 
È infatti sulla base di una tradizione d'arte popolare, rappresentata da Posada e da molti altri incisori e grafici, che si sviluppa il grande filone narrativo della pittura murale di José Clemente Orozco, di Diego Rivera, di David Alfaro Siqueiros e di Rufino Tamayo.
C'è in tutta questa tradizione, uno stretto rapporto con la vita del popolo anche nei suoi aspetti torbidi; le immagini di questi grafici toccano di frequente i toni ironici o indugiano su elementi macabri o semplicemente grotteschi.








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